martedì 20 marzo 2018

Un nuovo (bellissimo) spazio espositivo per l’arte contemporanea a Milano: Vistamarestudio




Adoro poter parlare di novità in termini di gallerie e iniziative nell'arte contemporanea e Milano ultimamente mi sta dando molte soddisfazioni. 

Dall’esperienza della galleria Vistamare di Benedetta Spalletti a Pescara e dalla spumeggiante Lodovica Busiri Vici, che vanta illustri esperienze da Lia Rumma e Franco Noero, nasce  a Milano Vistamarestudio.

Un nuovo spazio espositivo per l’arte contemporanea in zona Porta Venezia che si preannuncia molto interessante. Gli ambienti sono stati ristrutturati dallo studio newyorkese Space4Architecture – S4A, con una direzione volutamente rigorosa e di minimo intervento.

Il 24 marzo alle 19 ci sarà l’inaugurazione ufficiale con una mostra dell’artista americano Tom Friedman, per la prima volta in Italia dopo l’esposizione che gli dedicò Germano Celant alla Fondazione Prada.




Si tratta di una mostra sperimentale sul tema della smaterializzazione dell’oggetto tangibile in relazione a spazio e luce. il progetto comprende tredici proiezioni video installate in uno spazio illuminato a giorno. Ogni lavoro è in loop con una diversa durata accentuata da un silenzio statico, dall’immobilità, dall’apparizione di oggetti, colori e figure che, illusoriamente, confondono le nostre percezioni visive, aprendole a nuove prospettive e consapevolezze.


La mostra Ghosts and UFOs; Projections for Well-Lit Spaces sarà visibile dal 24 marzo fino al 26 maggio 2018. Non perdetela! 



lunedì 12 marzo 2018

Un incontro sul tema della contraffazione da BonelliErede


Vi segnalo volentieri un incontro sul tema a me molto caro dell’autenticità delle opere, anche perché fra gli ospiti ci sarà la mia restauratrice di fiducia Isabella Villafranca Soissons.

L’appuntamento è solo il primo di una serie organizzata da Bonelli Erede, che oltre ad affrontare temi artistici saprà offrirvi e parlarvi di ottimo vino. Il ciclo di incontri si intitola infatti Art&Wine.

Giovedì 15 marzo alle 18.00 si parlerà di contraffazione nel mondo dell’arte. Oltre a Isabella Villafranca Soissons interverrà Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza.

Parteciperanno anche Manlio FrigoFrancesco Sbisà e Silvia Stabile membri del Focus Team Arte e beni culturali di BonelliErede. Modera l'incontro Alberto SaravalleTeam Leader del Focus Team Arte e beni culturali di BonelliErede.

Ecco le info:

Vero o falso? Una questione di attribuzione
Giovedì 15 marzo dalle ore 18:00 alle ore 20:00
presso la sede di BonelliErede in via Michele Barozzi 1, Milano

Per registrazioni e maggiori informazioni potete scrivere a BonelliEredeEvents@belex.com

venerdì 23 febbraio 2018

Allora e Calzadilla al MAXXI di Roma con un progetto sul tema dell'energia


Mi incuriosisce molto il nuovo progetto di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla per il MAXXI di Roma che ha inaugurato la scorsa settimana, intitolato Blackout.
Il duo, che forse ricorderete per la mostra prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi a Milano qualche anno fa, presenta un corpus di lavori recenti incentrati sul tema dell’energia.

Attraverso il racconto di una situazione paradossale come quella di Portorico, un territorio non incorporato degli USA, gli artisti analizzano le criticità e le contraddizioni legate all’energia nella sua relazione con il potere, la ricerca, l’ambientalismo e la situazione politica globale, confermando la loro vocazione a riflettere su eventi e circostanze legate all’attualità storico-politica.



Grazie a un approccio critico e visionario, le opere di Allora & Calzadilla rileggono il presente offrendo punti di vista inediti e proponendo una nuova prospettiva sulla realtà. Il percorso espositivo è messo in stretta relazione con le opere, quasi a creare un ambiente “performativo”.

L’opera Blackout è accompagnata dalla composizione sonora mains hum (2017), realizzata dal compositore americano David Lang ed eseguita dal vivo dal gruppo vocale Voxnova Italia in date e orari precisi che potete trovare sul sito ufficiale del MAXXI.

martedì 20 febbraio 2018

Il Museion di Bolzano compie 10 anni

#10YearsOn è il titolo dell’evento che celebra i 10 anni dall’apertura del Museion di Bolzano. ON come attivo, pulsante, con proposte artistiche inconsuete, come la sede che lo ospita, disegnata dagli architetti KSV di Berlino.
Non a caso Museion ha portato, spesso in prima nazionale, le posizioni artistiche più attuali e radicali della scena contemporanea da Tatiana Trouvé a Klara Lidén, da Korakrit Arunanondchai a Lili Reynaud-Dewar fino a Francesco Vezzoli.
Il programma di festeggiamenti del 2018 rispecchia l’anima multiforme e i filoni degli ultimi anni. La stagione si apre con BODY CHECK. Martin Kippenberger – Maria Lassnig. A dieci anni dall’esposizione dell’opera di Martin Kippenberger “Zuerst die Füsse” che tanto fece scalpore, lo storico dell’arte Veit Loers rilegge il lavoro dell’artista tedesco e lo mette in connessione, per la prima volta, con una posizione femminile che ha segnato la storia dell’arte degli ultimi decenni come Maria Lassnig.


La valorizzazione della collezione, in dialogo con prestigiose raccolte internazionali pubbliche e private, continua con la mostra Tutto. Prospettive sull’arte italiana”, in collaborazione con la Sammlung Goetz di Monaco, mentre l’attenzione ai linguaggi della scultura prosegue con la personale dell’artista svizzero John Armleder, organizzata in collaborazione con il museo il MADRE di Napoli. 

Ricchi gli appuntamenti intorno al mese del compleanno (maggio), tra cui un progetto di Olaf Nicolai e l’inaugurazione di Somatechnics, a cura di Simone Frangi. 

Tutte le informazioni sono sul sito ufficiale del Museion

giovedì 15 febbraio 2018

La nuova mostra di Hangar Bicocca


Prosegue il programma di mostre curato da Roberta Tenconi per Hangar Bicocca con la mostra personale di Eva Kot’átková (Praga, 1982) “The Dream Machine is Asleep” che inaugura questa sera. 

Si tratta di un progetto inedito che affianca opere esistenti a nuove produzioni, tra installazioni, sculture, oggetti fuori scala, collage e momenti performativi

L’idea di fondo è che il corpo umano sia una macchina, un grande organismo il cui funzionamento necessita di revisioni, rigenerazione e riposo. Il titolo si riferisce al sonno come momento in cui si creano nuove visioni e mondi paralleli.


La mostra esplora le nostre proiezioni e i pensieri più intimi, le ansie e il disorientamento del vivere contemporaneo in un percorso decisamente immersivo. In questo senso i visitatori sono invitati ad attraversare l’opera Stomach of the World” per accedere allo spazio espositivo. Nell’ottica di Eva Kot’átková si tratta di un’allegoria del mondo, un organismo caotico che alterna processi di assimilazione famelica, a momenti di stasi, di empatia o di scontro tra i suoi abitanti, a fasi di controllo, digestione, espulsione e riciclo delle “scorie” prodotte, ovvero le fobie e gli stati d’ansia. L’opera, composta da un video presentato all’interno di un’installazione percorribile dai visitatori e a forma di stomaco, si avvale di protagonisti e immagini presi dal mondo dell’infanzia e della mitologia.

Al centro della mostra “The Dream Machine is Asleep” è l’omonima installazione, un gigantesco letto alla cui base è presente quello che l’artista definisce un ufficio per la creazione di sogni. Con questo lavoro Eva Kot’átková prosegue la sua ricerca sui sistemi che regolano la nostra vita, contrapponendo loro immagini provenienti dall’universo infantile per supplire alla mancanza o alla perdita di immaginazione.

La mostra ci accompagnerà per tutta la primavera, trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale di Hangar Bicocca.

giovedì 1 febbraio 2018

Tino Sehgal alle OGR di Torino con un progetto di Luca Cerizza.


Inaugura domani un’esperienza (chiamarla mostra sarebbe riduttivo) davvero da non perdere. Le Officine Grandi Riparazioni di Torino ospitano Tino Sehgal, con un progetto a cura di Luca Cerizza.

Ricordate quei meravigliosi interventi performativi voluti dalla Fondazione Nicola Trussardi ormai dieci anni fa alla GAM Milano? O la straordinaria performance ai Giardini della Biennale di Venezia nel 2013? Che non a caso sono valsi il Leone d’Oro all’artista anglo-tedesco…

Ora per la prima volta Sehgal torna in Italia con un progetto appositamente pensato per gli spazi delle OGR di Torino: una complessa coreografia messa in scena da più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana
Da questo “sciame” di corpi, da una coreografia che presenta movimenti pensati appositamente per questa occasione, hanno origine una serie di specifiche “situazioni”. 


In questa presentazione le singole opere diventano scene o momenti, elementi che prendono forma temporaneamente in un gioco d’incontri che risponde a circostanze specifiche: il numero degli spettatori, il loro modo di interagire o il periodo del giorno in cui questi incontri avvengono.

Io non vedo l’ora di vederla, e voi? 

Fate attenzione: è aperta solo fino al 18 marzo. Più informazioni sul sito ufficiale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino




mercoledì 24 gennaio 2018

Fabio Delfino racconta l'India alla Fabbrica del Vapore a Milano


Segnalo volentieri questo progetto che raccoglie di un'esperienza di volontariato in Indianel Rajastan. Come sapete è un tema a cui sono molto legato. 

Si tratta della prima mostra fotografica di Fabio Delfino, che esporrà alla Fabbrica del Vapore il frutto di un mese di lavoro, raccontando con grande emozione la realtà indiana, fra festività religiose, balli tradizionali. Molto intensi i momenti passati nelle scuole e negli orfanotrofi. 

foto courtesy Fabbrica del Vapore

La mostra si intitola Lightness e dura solo pochi giorni, dal 26 gennaio al 2 febbraio ed è stata realizzata grazie all'Associazione YearOut, che promuove il volontariato internazionale in Africa, Asia e SudAmerica. 







lunedì 22 gennaio 2018

La performance di Regina José Galindo da Prometeo Gallery a Milano


Credo sia importante non abbassare la guardia sul tema del femminicidio. Per questo vi consiglio la performance di Regina José Galindo, che da anni con grande impegno e forza comunicativa si dedica a combattere questo fenomeno attraverso l'arte. L'appuntamento è da Prometeo Gallery a Milano il 23 gennaio alle 19. La mostra andrà avanti fino al 31 marzo. 

La sua nuova performance si intitola "SOS" ed è dedicata alle donne, ma non solo. Un grido di sostegno per tutti coloro che non sono ascoltati nelle proprie richieste di aiuto. 

Il corpo dell'artista diviene invisibile, un'assenza assordante: in questo modo ci aiuta a percepire l'urgenza di una richiesta di soccorso incalzante, un messaggio che troppo spesso rimane ignorato e inascoltato. 

Foto via prometeogallery.com

Attraverso le sue performance, il corpo di Regina si manifesta come un corpo collettivo, di espressione e di denuncia della violenza e degli abusi perpetrati sulle donne nel suo paese, il Guatemala, e nel mondo. 


Se non riuscite ad assistere alla performance non perdete comunque la mostra, trovate più informazioni sul sito di Prometeo Gallery.

sabato 20 gennaio 2018

Stupido come un pittore: giovani artisti al cospetto di Valentino Vago

Stupido come un pittore” era un vecchio modo di dire francese, preso in prestito da Marcel Duchamp per sostenere che l’arte è prima di tutto idea, concetto, ridimensionando il peso della manualità.

Le curatrici dell’omonima mostra Rossella Farinotti e Simona Squadrito lo riportano in auge per interrogarsi ironicamente sullo stato attuale della giovane pittura italiana. Fra tradizione e innovazione. 

Quella che aprirà domani 21 gennaio 2018 è solo la prima di una serie di esposizioni-ricerche, che si terranno a Villa Vertuo Masolo a Nova Milanese, poco fuori Milano (ne avevo scritto qua).



Gli interventi sono pensati appositamente per la villa dagli artisti Thomas Berra, Sebastiano Impellizzeri, Pesce Khete e Nicola Melinelli, chiamati a confrontarsi con un maestro della pittura italiana del Novecento, mancato pochi giorni fa proprio a ridosso dell’inaugurazione: Valentino Vago. 
Uno fra i padri della pittura astratta che in più di sessanta anni ha seguito la propria strada mantenendo un forte ancoraggio alla cultura italiana.


Potete vedere qualche preview in queste foto, ma consiglio fortemente una visita alla Villa. 



lunedì 15 gennaio 2018

Fondazione Furla e il Museo del Novecento per l'arte performativa

Mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio torna il connubio fra Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla per il terzo appuntamento di Time after Time, Space after Space.

Cinque occasioni per vivere e riflettere sulla performance, attraverso nuove produzioni o reenactment di azioni performative. Gli artisti chiamati a partecipare sono stati Alexandra Bachzetsis e Simone Forti nei mesi precedenti e saranno Paulina Olowska  e Christian Marclay nei prossimi (6 marzo e 13-14 aprile 2018).

Mercoledì sarà invece Adelita Husni-Bey ad animare le sale del Museo del Novecento e creare così un legame fra passato, presente e futuro.
Questo è infatti il concept di Time after Time, Space after Space, che concentrerà le azioni performative  in Sala Fontana. Un omaggio all’artista che ha segnato uno snodo fondamentale nel riconoscimento del valore artistico del gesto, aprendo la strada alle successive ricerche spaziali e performative. L’occasione è il cinquantesimo anniversario dalla morte di Lucio Fontana (di cui spero abbiate già visitato la mostra installativa all’HangarBicocca).



Frangente/Breaker è il titolo della performance di Adelita Husni-Bey. Vi segnalo in particolare questa fra le cinque del ciclo perché si tratterà di un momento di riflessione sulle dinamiche della percezione, sui concetti di autorità, nazionalismo e confine, che come sapete sono alcuni dei temi a me più cari. 

Il progetto rientra nella prima edizione di Furla Series che vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre ed eventi dedicati ad alcuni tra i più significativi artisti nazionali e internazionali, in collaborazione con le più importanti istituzioni d’arte italiane.

Dettaglio non secondario: l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Potete registrarvi qui


Ben vengano queste collaborazioni fra privato e pubblico per la diffusione dell’arte contemporanea! 

mercoledì 10 gennaio 2018

Collezionare e Conservare: se ne parla alla Pinacoteca Agnelli il 16 gennaio

Segnalo volentieri un incontro che si terrà alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino la prossima settimana e che riguarda i temi a me più cari: il collezionismo, ça va sans dir, e la conservazione delle opere

Quest’ultimo è un tema ancora troppo sottovalutato, in particolare nell’arte contemporanea, ma la mia esperienza mi ha insegnato che una cura costante può garantire vita (quasi) eterna a ciò che più amiamo.

A parlarne saranno due persone che mi stanno molto a cuore. Sul tema del collezionismo interverrà Giuseppe Iannaccone, di cui ho scritto spesso nel mio blog perché è una personalità vulcanica e generosa, che spesso condivide le sue opere in prestito per mostre e la cui raccolta storica è stata già oggetto di studio ed esposizioni. Del restauro parlerà invece Isabella Villafranca Soissons, mia insostituibile alleata per il restauro e la cura della collezione, ma anche per la movimentazione di installazioni complesse.



Isabella Villafranca Soissons ha una solida formazione ed esperienza nell’arte antica, cui segue una vera folgorazione per gli aspetti gli aspetti materici, tecnici e conservativi dell’arte contemporanea sviluppata in ambito anglosassone, grazie a una lunga esperienza come conservatore a New York e Londra. 

Fin dai timidi esordi della mia collezione è stata un prezioso supporto anche per le sfide più impensabili. La sua visione è all’avanguardia e la sua preparazione in continuo aggiornamento.


Per questo motivo vi consiglio di non perdere l’incontro, e la buona notizia è che si potrà seguire anche in diretta Facebook per chi non riuscisse a essere a Torino martedì 16 gennaio alle 18.30 alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. 


lunedì 8 gennaio 2018

La mia intervista per Artribune

Qualche  mese fa Alessandro Guerrini, colonna portante di Open Care, mi ha chiesto di far parte dei collezionisti intervistati da Artribune. Qualcuno di voi forse avrà intercettato il risultato sul numero cartaceo di novembre, magari passeggiando fra le mostre di Artissima Torino.

Se così non fosse, da qualche giorno è online la versione digitale. Dato che in tanti mi avete scritto, riempiendomi il cuore, ne approfitto per ringraziarvi e segnalare a chi volesse leggerla che può trovarla sul sito di Artribune a questo link.

Un vero onore per questo inizio d'anno, grazie. Buon rientro a tutti.