giovedì 19 febbraio 2015

In bocca al lupo a Giò Marconi per il nuovo spazio!

Inaugura fra pochissimo con una grande collettiva il nuovo spazio di Giò Marconi in via Tadino 20, per festeggiare al meglio i 25 anni di attività! Una bella cifra che certo non dimostra, per quanto sia chiaramente una vera certezza nel panorama delle gallerie milanesi.


Lo spazio, progettato da dallo studio berlinese Kuehn Malvezzi, ospita la mostra dal titolo quasi esortativo Yes we're open. Come mancare, dunque? Sarà di certo una grande festa e per l'occasione Hans Berg si esibirà dalle 20.00 in una performance musicale. Nato in Svezia, ma ormai ufficialmente berlinese, lo ricorderete di certo per il suo suono techno e house che spesso accompagna le installazioni di video di Nathalie Djuberg, sodalizio affascinante e duraturo.


Per me fervono i preparativi per uno dei miei viaggi esplorativi (ancora non vi dico verso dove...) e non sono certo potrò passare all'inaugurazione, ma vi consiglio ovviamente di non perderla e mando un "in bocca al lupo virtuale" a Giò per la nuova avventura. 

Questi gli artisti coinvolti nella mostra, tutti di grande qualità. Franz Ackermann, Atelier Van Lieshout, Trisha Baga, Rosa Barba, Will Benedict, John Bock, Kerstin Brätsch, Matthew Brannon, André Butzer, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Günther Förg, Simon Fujiwara, Nikolas Gambaroff, Wade Guyton, Allison Katz, Annette Kelm, Sharon Lockhart, Oliver Osborne, Jorge Pardo, Tobias Rehberger, Markus Schinwald, Dasha Shishkin, Lucie Stahl, Grazia Toderi, Francesco Vezzoli, Fredrik Værslev, Amelie von Wulffen.
Vediamo se riuscite a individuare il mio preferito!

YES WE’RE OPEN 
Giò Marconi

via Tadino, 20
dal 20 febbraio al 18 aprile

da martedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00




martedì 17 febbraio 2015

Yael Bartana: dal viaggio a Tel Aviv alla galleria Raffaella Cortese di Milano

Yael Bartana (1970, Kfar-Yehezkel, Israele) è una delle folgorazioni che mi hanno colpito a Tel Aviv ormai cinque anni fa. Sì, prima ancora che potessimo associare il suo nome alla straordinaria trilogia di video presentati alla Biennale di Venezia del 2011, con il titolo And Europe will be Stunned. Primo caso di artista straniera a rappresentare la Polonia alla manifestazione veneziana, ha stregato tutti con il suo modo diretto e coinvolgente di ragionare sui concetti di identità nazionale, appartenenza e sull’impatto di guerre e riti militari.


Giovedì 19 Yael Bartana sarà a Milano in occasione della sua seconda personale alla Galleria Raffaella Cortese e ovviamente sono emozionato all’idea di poterla incontrare all’inaugurazione e di vedere il suo video Pardes (Orchard), che pare segni un leggero allontanamento dallo stile che siamo abituati a conoscere, soprattutto attraverso riprese intime e intense realizzate dall’artista stessa. 


Il titolo Pardes recupera sia la lingua persiana sia quella inglese, dove etimologicamente indica il paradiso, inteso da Yael Bartana come una dimensione altra, più profonda. L’artista indaga come l’uomo occidentale cerchi di raggiungere una sorta di illuminazione spirituale appropriandosi di riti tradizionali avulsi alle religioni strutturate, ma allo stesso tempo esposti al rischio di essere svuotati e riproposti senza convinzione. Fra misteriose figure sciamaniche, antichi rituali e bevande psichedeliche, Yael racconta la storia di Micheal, caro amico e artista israeliano, da un punto di vista ravvicinato e privilegiato. 

La stessa sera negli spazi di Raffaella Cortese inaugura anche la personale dell’artista americano William E. Jones. Insomma, due occasioni da non mancare: ci vediamo in via Stradella! 

William E. Jones | via a.stradella 7 [fino al 14 aprile 2015]
Yael Bartana | via a.stradella 1-4 [fino al 03 aprile 2015]
martedì - sabato h. 10.00-13.00 | 15.00-19.30

lunedì 9 febbraio 2015

Quando l’arte fa bene: un’asta a favore dell’IIFCA

Come vi ho raccontato fin da subito in questo blog, difficilmente per la mia collezione acquisto opere all’asta. Perderei quel gusto di poterle guardare da vicino, magari anche toccarle e, quando sono fortunato, farmele raccontare dall’artista o almeno dal gallerista. Non avrei potuto comprare così tanti lavori di artisti giovani, scommettendo sul loro talento e certamente sarei un collezionista diverso.

Le uniche aste che frequento nascono per me da una motivazione differente: poter contribuire a portare avanti una causa, sia essa sociale, culturale o umanitaria. Per questo motivo vi invito a non perdere la mostra Sé-gni curata da Giorgia Calò, le cui opere saranno battute l’11 marzo al Teatro Franco Parenti di Milano per raccogliere fondi a favore dell’IIFCA, la Fondazione Italia Israele per la Cultura e le Arti.

Maya Attoun
La fondazione IIFCA è nata nel 2012 in occasione del terzo vertice intergovernativo fra Italia e Israele con lo scopo di promuovere e sostenere progetti d’eccellenza che coinvolgano i due Paesi nello scambio e nel comune interesse a sostegno della cultura. L’asta dell’11 marzo vuole muoversi in questa direzione, coinvolgendo direttamente gli artisti ma anche direttori di musei italiani e israeliani, galleristi e collezionisti privati che hanno messo a disposizione le loro opere, la loro esperienza e la loro passione per l’arte contemporanea per un grande progetto dall’alto valore curatoriale.

Mimmo Paladino per A.B. Yehosua

Oltre alla raccolta di opere d'arte donate con grande sensibilità da galleristi e collezionisti (ce n’è per tutti i gusti!), trovo molto interessante il progetto EXLibris a cura di David Palterer, che ha coinvolto diversi artisti contemporanei allo scopo di mettere in luce la ricchezza della letteratura israeliana. Diciassette libri di autori molto affermati (per citarne solo alcuni: A.B. Yehosua, Amos Oz e David Grossman) sono stati rielaborati nel soggetto e nell’oggetto con risultati ai limiti della sperimentazione e della commistione di linguaggi e tecniche.

Per conoscere le opere e partecipare all’asta insieme a me dovete segnarvi questi appuntamenti:

★ dal 18 al 26 febbraio
le opere saranno esposte alla Galleria Riccardo Crespi di via Mellerio 1 a Milano, proprio per avere la possibilità di vederle dal vivo come piace a me!

★ 11 marzo ore 19.30
al Teatro Franco Parenti di Milano si svolgerà l’asta in favore di IIFCA

Curiosi di conoscere gli artisti selezionati? Fra famosissimi e più giovani la qualità è alta! Eccone alcuni in ordine rigorosamente sparso: Jannis Kounellis, Hidetoshi Nagasawa, Maya Attoun, Vedovamazzei, Menashe Kadishman, Giuseppe Stampone, Yael Balaban, Renato Ranaldi, Giosetta Fioroni, Alessandro Roma, Eugenia Vanni, Gilberto Zorio, e tanti altri...

Vi aspetto tutti, collezionisti e non, uniti per un'ottima causa. 



martedì 3 febbraio 2015

Riapre la camera delle meraviglie di Riccardo Crespi

Caterina Silva @ Riccardo Crespi, ottobre 2014
Quanta poesia può trovare spazio in una sola stanza? Lancia il quesito, ma cerca anche di fornire la risposta, la galleria Riccardo Crespi con il nuovo progetto Wunderkammer. Un appuntamento con collaborazioni inedite e interventi site-specific che anima la galleria accostandosi periodicamente alla consueta programmazione.

La prima incursione in questa stanza delle meraviglie risale a ottobre 2014 con Caterina Silva, artista romana in residenza alla Rijksakademie di Amsterdam. La paura mangia l'anima, l'anima mangia la paura è un’indagine profonda, attraverso la pittura, alla ricerca delle emozioni primarie che spingono all’atto creativo.

Da domani ( e fino al 26 febbraio) la Wundercammer di Riccardo Crespi ospiterà il libro d’artista Cantata Bluia libro dore di Pier Paolo Calzolari e Pierre Thoretton con un testo di Bruno Corà, critico e storico d'arte, in collaborazione con Edizioni Essegi. 
 


Un titolo enigmatico che si riferisce al colore blu “Bluia”, ma anche al buio e al blues, così come pure al pastiche tra “libro d’ore” e la parola francese doré, “dorato”. Si tratta infatti di 64 tavole lavorate con differenti tecniche – vere e proprie opere d’arte - contenute in un involucro metallico. Un poetico richiamo alla pittura bizantina tanto quanto alla lirica del Novecento in cui Calzolari si serve dei suoi consueti materiali: piombo, filo metallico, carte veline, colori a tempera.

Pier Paolo Calzolari & Pierre Thorretton @ Riccardo Crespi

Da scoprire domani alle 18.30 da Riccardo Crespi!

Riccardo Crespi
lunedì - sabato
 11 -13 | 15 - 19.30
Via Mellerio, 1 - 20123 Milano
+39 02 8907 2491   
info@riccardocrespi.com

Match Italia-Corea: T-yong da Otto Zoo questa sera

T-yong Chung Otto Zoo
Inaugura oggi alle 18.30 la prima mostra del 2015 di Otto Zoo, lo spazio in via Vigevano 8 a Milano. Protagonista sarà il viaggio dell’artista coreano T-yong Chung nel nostro Paese alla ricerca delle radici iconografiche spesso trasfigurate e svuotate dal merchandising moderno.

T-yong Chung propone una gipsoteca moderna, dove le riproduzioni in gesso dei soggetti più conosciuti della nostra storia, da Augusto giovinetto e Settimio Severo fino a Napoleone, sono svuotate della loro funzione cerimoniale attraverso tagli netti e geometrici. Nascono così nuove identità contemporanee assai più anonime e ripetitive.

Attratto dal recupero di oggetti perduti nel tempo e nello spazio, da Otto Zoo sarà esposta una serie di fotografie di vecchi utensili e frammenti di ingranaggi immortalati in paesaggi di montagna al di fuori del proprio contesto originario per far scaturire nuove narrazioni.

La continuità dello spazio espositivo è infine interrotta da un video in cui la forma di un boomerang si muove velocemente da una parte all’altra dello schermo tagliando un cerchio, simbolo della perfezione classica.

Ci vediamo da Otto Zoo questa sera alle 18.30, altrimenti non perdete la mostra fino al 14 marzo!

T-YONG CHUNG. Odyssey in Italy
OTTO ZOO
4 febbraio | 14 marzo 2015
mercoledi’- sabato, ore 14-19
Via Vigevano 8 – 20144 Milano
+39 02 36535196
info@ottozoo.com