venerdì 27 novembre 2015

Ala Dehghan da Teheran a New York in mostra da Otto Zoo a Milano

Quando un artista iraniano arriva in Italia per la prima volta per me è sempre un’emozione. Ritorno in un attimo a quel mio primo viaggio a Teheran, là dove le persone che ho incontrato e i luoghi che ho visitato mi hanno fatto comprendere la forza dell’arte. 

Quando un artista iraniano arriva in una galleria che seguo da tempo, per lo spazio un po’ fuori dai soliti giri ma bellissimo e per la tenacia di Francesca Guerrizio che Otto Zoo la guida, l’emozione raddoppia. 

Inaugura martedì primo dicembre la prima personale in Italia di Ala Dehghan, nata a Teheran nel 1982 ma che da alcuni anni vive e lavora a New York. Vedremo i suoi lavori più recenti: collage realizzati con immagini, detriti e materiale organico raccolto a Brooklyn, in Iran e in altri luoghi

Il processo è duplice: prima Ala Dehghan disseziona, esamina, suddivide i suoi materiali, poi li ricompone, stratifica, riassembla in un panorama traboccante di allegorie, un groviglio di significati. Ogni frammento ha vita propria e può essere osservato da angolazioni differenti. Sicuramente da scoprire. 

Ci vediamo lì martedì! 

ALA DEHGHAN
Jump-Cut to Eyeline-Match: Forgetting the Sound of Her Voice
In collaborazione con Maria Carpaneto Albani
OTTO ZOO
Via Vigevano 8 
Milano
fino al 30 gennaio 2016

martedì 24 novembre 2015

Un tuffo nella Natura a Villa Panza

L’Expo si è chiusa ormai da quasi un mese e la velocità con cui viviamo la vita di tutti i giorni ce la fa apparire già molto lontana. Senza voler fare polemiche gratuite e banali, io credo che gran parte della ricchezza di Expo sia rappresentata dalle mostre ed eventi collaterali che al tema madre del “Nutrire il Pianeta” si sono più o meno liberamente ispirate. Uno di questi è sicuramente la mostra di Villa Panza, Natura Naturans


La mostra ha aperto a giugno ma proseguirà fino a febbraio 2016 e mai come in questo caso vale la pena tornarci più volte, scoprire come cambia attraverso le stagioni. Visitarla ora significa approfittare dei cieli limpidi e freddi che questo anomalo autunno ci sta regalando e aggiungere un tocco di poesia al lavoro di due artisti che si completano a vicenda


Da una parte Roxy Paine, occhi puntati sul lavoro dell’uomo, sul regno dell’artificiale, attraverso il quale prova a imitare i processi più mutevoli e nascosti della natura: la nascita dei funghi e delle muffe descritta per mezzo di lacche e polimeri. Dall’altra Meg Webster e le sua grandi installazioni dove i protagonisti sono gli elementi naturali, prima fra tutti la terra.



Qui vedete qualche foto, ma vivere le installazioni, camminarci, poterle anche annusare in certi casi, come per Stick Spiral di Meg Webster, ricostruita per l’occasione con arbusti locali, sapete bene che è un’altra cosa. 


Non mancate allora di fare una gita domenicale a Varese. L’occasione è ghiotta anche per un giro nella collezione permanente e le installazioni di Flavin e Turrell. Il Ganzfeld è visitabile ancora per un po’, grazie alla disponibilità del FAI. 





giovedì 19 novembre 2015

Questa sera tutti da Primo Marella per la personale di Abdoulaye Konatè

L'Africa è sempre più al centro della nostra attenzione, grazie anche alla Biennale di Venezia che chiude proprio in questi giorni. Bene, se volete conoscere uno dei più grandi artisti africani del momento non mancate all'opening della galleria Primo Marella questa sera alle 19. Protagonista Abdoulaye Konatè alla sua seconda personale a Milano. 

Classe 1953, Konatè proviene dal Mali dove si dedica a studi accademici interessati a tecniche tradizionali. Alla fine degli anni Novanta arriva però la svolta: dopo un viaggio a Cuba e l'incontro con una cultura diversa, comprende di dover tornare alle proprie origini e inizia a lavorare sui tessuti in equilibrio fra un interesse puramente cromatico ed estetico e una ricerca di spiritualità. 

Vi consiglio di mettere la mostra in agenda, avete la possibilità di vederla fino all'11 febbraio nello stupendo spazio di via Stelvio 66 dove da anni Primo Marella ha il coraggio di guardare a culture lontane.  

lunedì 16 novembre 2015

Qualche foto della mostra IN PRATICA da Giuseppe Iannaccone

Sabato la prima mostra IN PRATICA allo Studio Iannaccone è stato un successo! Davide Monaldi, il primo artista ad essere ospitato nello studio del mio caro amico Giuseppe, è davvero un ragazzo in gamba e sensibile. Si è messo a disposizione del numeroso pubblico che incuriosito ha scelto questa meta alternativa per il suo sabato in centro parlando con molta onestà e umiltà del suo lavoro. Davvero bravo! Ottimo lavoro anche per il catalogo e l'organizzazione della sempre iperattiva Rischa Paterlini.

Davvero non perdetela, potete chiedere info e prenotarvi fino al 30 aprile scrivendo a info@collezionegiuseppeiannaccone.it
Ecco qualche foto.











mercoledì 11 novembre 2015

Davide Monaldi ospite di Giuseppe Iannaccone per il nuovo ciclo IN PRATICA

La notizia che vi voglio dare oggi mi riempie il cuore di gioia perché riguarda il mio carissimo amico Giuseppe Iannaccone, avvocato e collezionista, di cui vi ho raccontato più volte anche perché è in parte “colpa” sua se mi sono ritrovato fra artisti e gallerie. 
Giuseppe non sta mai fermo, lavora e viaggia moltissimo, non smette mai di aggiornarsi sui suoi artisti preferiti e ha voglia di scoprirne di nuovi. Di sicuro la sua raccolta di arte contemporanea comincia ormai a essere molto nota a Milano: da anni lo trovate nei programmi di MiArt e i più fortunati hanno già potuto assistere a visite guidate alla collezione. 

Qual è la notizia bomba? Giuseppe ha sempre voglia di rinnovarsi e a partire da sabato 14 novembre il suo studio legale avrà una ennesima sfida alla quale rispondere. No, non è una causa milionaria o scottante, ma un ciclo di mostre d’arte ospitate fra le sale del suo ufficio in San Babila. Una nuova avventura che non avrebbe visto la luce senza la sua fedele assistente Rischa Paterlini e che ha inizio con la personale del giovane artista Davide Monaldi (1983). 


Davide Monaldi è uno scultore, termine che nell’arte contemporanea ormai fa quasi sorridere perché rimanda a un procedimento manuale e pratico che sembra essersi un po’ perso. La sua specialità è la ceramica, arte da molti considerata impropriamente “minore”. Credo siano proprio queste qualità ad aver affascinato Giuseppe Iannaccone: l’idea di poter costruire qualcosa di nuovo con tecniche tradizionali, di rinnovarsi restando fedeli. Mi pare sia un po’ la filosofia della sua collezione e credo che Davide si inserisca perfettamente con la sua opera in questo discorso. 

Cosa vedremo? Le opere di Davide Monaldi sono spesso autobiografiche. Non voglio anticipare troppo, ma posso dirvi che ho già la mia preferita: una scultura lunga un anno, perché si tratta di 365 omini che descrivono l’artista. Un autoritratto al giorno per raccontare tutto di sé. Proprio come piace a Giuseppe, che fin dai primi anni colleziona opere in cui la figura umana e le sue emozioni più intime sono il fulcro dell’opera. 


Vi invito dunque a prenotarvi all’indirizzo info@collezionegiuseppeiannaccone.it per vivere in prima persona questa esperienza di connessione fra la poesia dell’arte e il lavoro quotidiano di uno degli studi legali più quotati a Milano. 

Il ciclo di mostre si intitola IN PRATICA, un chiaro gioco di parole perché le opere fanno capolino  fra le varie pratiche legali. Ricordatevelo, perché di sicuro ne sentiremo parlare ancora. 

Per ora godetevi la personale di Davide Monaldi da sabato 14 novembre fino al 30 aprile 2016, con tanto di catalogo edito da Mousse Publishing. Perché Giuseppe fa le cose per bene. 

In bocca al lupo per questa nuova avventura e che sia da esempio per altri collezionisti… 


lunedì 9 novembre 2015

La mia gallery di Artissima 2015

Quale report migliore se non quello fotografico per raccontare un po' Artissima 2015? Ecco una gallery di foto fra la fiera ufficiale e le mostre che vi avevo segnalato.
Qual è la mia preferita? Senza dubbio vince la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con il progetto Rinascimento di Adrian Villar Rojas. L'artista argentino nato nel 1980, alla sua prima personale in Italia, da settembre ha trasferito momentaneamente a Torino il suo studio per lavorare sugli spazi della Fondazione e stravolgerli. Vi chiederete dov'è finito il bancone dell'ingresso, dove siano i pannelli dei lunghi corridoi, ma un secondo dopo sarete già rapiti dalla poesia di questa distesa di pietre che arrivano da Istanbul e raccontano di morte, decadimento e insieme rinascita. Da non perdere davvero.




Zero...

Nidhal Chamek @ Primo Marella Gallery



Francesco Gennari

Nate Young, bella sorpresa di Present Future da Monique Meloche di Chicago
 







Caterina Tognon

Caterina Tognon

Caterina Tognon

Caterina Tognon

"In mostra"

"In mostra"

"In mostra"

"In mostra"

"In mostra"

"In mostra"

Otto Zoo

Flavio Favelli

Adrian Villar Rojas @Fondazione Sandretto Re Rebaudengo










Christian Boltanski @ Fondazione Merz

Christian Boltanski @ Fondazione Merz

Christian Boltanski @ Fondazione Merz

Galleria Franco Noero

Galleria Franco Noero

Galleria Franco Noero