lunedì 15 gennaio 2018

Fondazione Furla e il Museo del Novecento per l'arte performativa

Mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio torna il connubio fra Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla per il terzo appuntamento di Time after Time, Space after Space.

Cinque occasioni per vivere e riflettere sulla performance, attraverso nuove produzioni o reenactment di azioni performative. Gli artisti chiamati a partecipare sono stati Alexandra Bachzetsis e Simone Forti nei mesi precedenti e saranno Paulina Olowska  e Christian Marclay nei prossimi (6 marzo e 13-14 aprile 2018).

Mercoledì sarà invece Adelita Husni-Bey ad animare le sale del Museo del Novecento e creare così un legame fra passato, presente e futuro.
Questo è infatti il concept di Time after Time, Space after Space, che concentrerà le azioni performative  in Sala Fontana. Un omaggio all’artista che ha segnato uno snodo fondamentale nel riconoscimento del valore artistico del gesto, aprendo la strada alle successive ricerche spaziali e performative. L’occasione è il cinquantesimo anniversario dalla morte di Lucio Fontana (di cui spero abbiate già visitato la mostra installativa all’HangarBicocca).



Frangente/Breaker è il titolo della performance di Adelita Husni-Bey. Vi segnalo in particolare questa fra le cinque del ciclo perché si tratterà di un momento di riflessione sulle dinamiche della percezione, sui concetti di autorità, nazionalismo e confine, che come sapete sono alcuni dei temi a me più cari. 

Il progetto rientra nella prima edizione di Furla Series che vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre ed eventi dedicati ad alcuni tra i più significativi artisti nazionali e internazionali, in collaborazione con le più importanti istituzioni d’arte italiane.

Dettaglio non secondario: l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Potete registrarvi qui


Ben vengano queste collaborazioni fra privato e pubblico per la diffusione dell’arte contemporanea! 

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