Queste sono le notizie che mi entusiasmano: Serena
Vestrucci, giovane artista milanese che seguo da qualche anno, ha vinto il
Premio Cairo 2017.
Ho scoperto Serena ormai qualche anno fa grazie alla
galleria Otto Zoo e sono molto felice del suo percorso di crescita, consacrato
oggi dal premio istituito ormai 18 anni fa dell’editore
Urbano Cairo e da un’idea di Nuccio Madera, ex direttore di Arte. La giuria è
di tutto rispetto: presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, è composta
da Gabriella Belli, Bruno Corà, Claudia Dwek, Gianfranco Maraniello e Andrea
Vilian.
L’opera di Serena Vestrucci
che si è meritata il riconoscimento si intitola Trucco: una serie di strati di
ombretto di diversi colori distesi sulla tela grezza (foto qui sotto). È stata terminata in due
settimane, come specificato dalla didascalia. Un dettaglio non secondario,
poiché lo scopo di Serena è quello di concentrarsi sul rapporto tra tempo e
lavoro.
"Se l'attitudine dell'arte è anche l'artificio e il mostrarsi, e il suo rinnovamento avviene attraverso materiali e strumenti inusuali, l'opera Trucco, realizza efficacemente tale attitudine, trattando il quadro come la pelle di un corpo, facendo dell'opera non una rappresentazione, ma un'apparizione", ha motivato la giuria in
occasione della premiazione.
Non è il primo successo per
questa meritevole artista: già nel 2016 ha vinto il concorso di arte pubblica
milanese Artline, disegnando i draghi delle fontanelle pubbliche (foto qui sotto), e subito dopo
ha inaugurato una personale da Marsèlleria.
Grande lavoratrice, spero che
la sua carriera continui sotto questa scia e, chissà, la porti a confrontarsi
anche con istituzioni straniere. Sicuramente lo merita.
Se volete conoscere meglio l’opera
di Serena Vestrucci potete dare un occhio al suo sito.