venerdì 17 giugno 2016

The Floating Piers di Christo inaugura sul Lago d'Iseo

Se ne parla ormai da mesi, le aspettative sono altissime, tutta la comunità che ruota intorno al lago d'Iseo è in fibrillazione: finalmente domani aprirà The Floating Piers, il maestoso progetto di Christo70.000 metri quadri di tessuto giallo cangiante, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità, comporranno una installazione che si svilupperà a pelo d'acqua seguendo il movimento delle onde


Christo Lago Iseo The Floating Piers
Christo sul lago d'Iseo
foto via thefloatingpiers.com
Il progetto è nato nel 2014, quando Christo ha iniziato a esplorare diversi laghi del nord Italia insieme a Germano Celant finché è stato selezionato quello di Iseo. Un lavoro completamente autofinanziato attraverso la vendita delle sue opere, come è solito fare, e che vede l'artista tornare a opere su larga scala dopo quasi dieci anni. L’ultimo era stato The Gates, realizzato a New York insieme all’inseparabile Jeanne-Claude nel 2005

Christo Jeanne Claude The Gate New York
Christo e Jeanne-Claude, The Gates, New York, 2005
foto via christojeanneclaude.net
L’installazione The Floating Piers durerà solo 16 giorni, poi tutte le componenti verranno rimosse e dismesse attraverso un processo industriale di riciclaggio. Affrettatevi, dunque, perché si prevedono migliaia di visitatori e code interminabili che mi auguro l’organizzazione riesca a fronteggiare. La macchina è partita già da lungo tempo, speriamo. 


Christo The Floating Piers 2016 Lago Iseo
Christo, The Floating Piers, Lago d'Iseo, 2016
foto via thefloatingpiers.com
Tutto l’entusiasmo che circonda The Floating Piers sarà giustificato? Sono convinto di sì. Per la prima volta Monte Isola sarà collegato alla terraferma, con un intervento rispettoso dell’ambiente: una macchia di colore a filo d’acqua sulla quale sarà possibile passeggiare seguendo il ritmo delle onde. Le battute sul camminare sull’acqua e Christo si sprecano, ma la cosa è molto seria: la grande arte internazionale torna in Italia. Dobbiamo esserne fieri. 

Trovate tutte le info qui

lunedì 13 giugno 2016

Jani Ruscica: un'importante mostra al Kiasma di Helsinki

Vi ricordate quando vi ho parlato di Jani Ruscica, il giovane artista metà siciliano e metà finlandese? Era proprio l'inizio della mia avventura da "blogger", in occasione della mostra da Otto Zoo dove lo avevo conosciuto e mi ero innamorato del suo lavoro. Ritrovate il post qui.


Beh, per sfatare il mito secondo cui "nemo propheta in patria", il Kiasma di Helsinki ha inaugurato ormai da un po' una sua personale dal titolo Conversation in pieces. Il titolo gioca a metà fra tradizione e contemporaneità: dalle sacre conversazioni, quel genere che racchiude in un solo dipinto una serie di ritratti, al più moderno significato di argomento di discussione interessante e sfaccettato.


Quali opere ha scelto Jani Ruscica per questa importante occasione? Una serie di recentissime opere  multimediali e installazioni e una speciale e curiosa music box basata su un film d'animazione sovietico degli anni Settanta.


Lo spirito è quello tipico di Jani: affastellare riferimenti culturali, dare vita a significati molteplici e giocare con video, installazione, scultura e performance. Una "conversazione in pezzi", appunto, di cui è difficile, ma assai intrigante, tenere le fila. Il motivo per cui mi ha stregato anni fa.


Lo so, la mostra a Helsinki è un po' fuori mano, ma vi consiglio di seguire il lavoro di Jani Ruscica attraverso il suo sito ufficiale perché sono certo che ne sentiremo parlare molto.

martedì 7 giugno 2016

Arte Digitale: nuovi strumenti di tutela per gli artisti e i collezionisti

Ormai lo avrete capito dagli artisti di cui vi parlo: non sono un grande appassionato di arte digitale. Ma ho letto da poco una notizia che mi ha fatto molto piacere in quanto collezionista molto attento alla tutela della paternità delle opere e all’archivio della documentazione. Si tratta di Polline Blockchain Mark, un servizio dedicato all’arte digitale pensato dalla galleria d’arte Polline e per il quale ha vinto il Premio Culturability 2015. La presentazione è avvenuta in concomitanza con la Biennale di Architettura a Venezia

Di cosa si tratta? Un sistema di certificazione che combina firma digitale e marca temporale che permette così di notarizzare in un registro pubblico, sicuro e non corruttibile ogni transazione e ogni operazione di proprietà. Un modo per tutelare anche gli artisti digitali (e quindi i collezionisti). La caratteristica principale del modello è che il funzionamento non è garantito da un ente centrale, ma ogni singola transazione è validata dall’interazione di tutti i nodi, in modo assolutamente democratico e “peer to pere”.

Fra i primi artisti a scegliere questo sistema il duo ConiglioViola
foto via Artribune.com
Sono contento di notare quanto stia crescendo l’attenzione nei confronti dell’autenticità delle opere anche nell’arte contemporanea e spero che questa mentalità diventi presto patrimonio di tutti i galleristi e i collezionisti. 

Se volete approfondire, questo è il sito dedicato.