martedì 16 dicembre 2014

Sandro Kopp da Otto Zoo ci mostra il ritratto nell'epoca del digitale

Ha inaugurato qualche giorno fa da Otto Zoo - e vi consiglio di non perdervela - la prima personale italiana di Sandro Kopp (Heidelberg, 1978), artista dalle radici neozelandesi e tedesche che già lavora con galleristi del calibro di Lehmann Maupin a New York e Victoria Miro a Londra.

Come può il ritratto, il più classico dei generi della pittura figurativa, avere nuova vita nell’epoca della digitalizzazione estrema? Kopp accetta la sfida e presenta da Otto Zoo due serie di lavori focalizzati intorno alla figura umana.

La prima, The new me, è una serie di autoritratti dipinti allo specchio, uno per ogni giorno del mese lunare. Un ciclo che Kopp aveva già prodotto cinque anni fa e che lascia intendere come talvolta sia impossibile autodescriversi se non in modo frammentario e incompleto.

Il secondo nucleo di opere, You are there, è costituito da ritratti realizzati attraverso Skype. Il medium tecnologico consente di connettere e lavorare con amici in ogni parte del mondo, ma per Kopp è indispensabile mantenere il legame con l’elemento naturale. Per questo motivo, terminata la conversazione-posa, chiede al proprio modello di inviargli una fotografia scattata in un contesto naturale e significativo, spunto primario per ciascuno dei ritratti. 

Non manca una riflessione sulla condizione apolide dell’artista, la cui identità si emancipa definitivamente dal concetto di identità geografica e nazionale grazie alla tecnologia.



Otto Zoo
Via Vigevano, 8 - Milano
info@ottozoo.com

Potete visitare la mostra con questi orari:
fino al 20 dicembre dal lunedì al sabato dalle 14.00 alle 19.00
dal 7 al 17 gennaio dal mercoledì al sabato dalle 14.00 alle 19.00

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