martedì 30 settembre 2014

Polvere di stelle: quando il contemporaneo dialoga con la storia e sa togliere il fiato

La scorsa settimana ho scritto a proposito del progetto Polvere di stelle del Museo di Ceramica di Mondovì perché mi incuriosiva l’idea di poter conciliare l’arte contemporanea con la storia di un museo legato alla tradizione e al territorio. Sabato sono stato all’inaugurazione e devo dire che la mostra e l’atmosfera hanno superato di gran lunga le mie aspettative.

Museo della Ceramica di Mondovì, Palazzo Fauzone
Ammetto che non ero mai stato al museo di Mondovì, anche se sono nato proprio da quelle parti. L’ho trovato moderno e accattivante - soprattutto grazie ai supporti multimediali - e mi sembra che la collezione si inserisca perfettamente nel magnifico palazzo settecentesco (Palazzo Fauzone di Germagnano), con tanto di vista sulle Alpi Marittime e sulle colline delle Langhe. Insomma, uno di quei musei che ti fanno tornare la fiducia nel sistema culturale italiano, nonostante tutto. 

Mi ha colpito in particolar modo il secondo piano, dove mi sono letteralmente perso fra le suggestioni Liberty e Déco. Un termine di paragone assai impegnativo per gli artisti chiamati a lavorare sul tema della ceramica dal team composto da Chiara Bertola, Giacinto di Pietrantonio e Christiana Fissore (la direttrice del Museo).

Céleste Boursier-Mougenot, Untitled, foto © Lorenzo Avico
Poetico, delicato e ammaliante il lavoro di Céleste Boursier-Mougenot, che ha accolto la sfida dei curatori lasciando fluttuare sul filo dell’acqua una serie di coppe di ceramica. Lo scontro casuale fra questi oggetti semplici e d'uso quotidiano trasforma l’installazione in un grande strumento musicale le cui sonorità evocano terre lontane. Un piacere per la vista, grazie all'eleganza degli arabeschi immaginari disegnati dal movimento delle coppe, ma soprattutto una coinvolgente esperienza emotiva che si propaga lungo tutto il percorso espositivo. Attraversando le sale continuavo a sentire quel suono lieve ma profondo, così che osservando la collezione del museo mi sembrava che anche quelle ceramiche stessero suonando in una sorta di polifonia. 

L'installazione di Matteo Rubbi, foto © Lorenzo Avico

Il terzo piano è dedicato interamente al lavoro del giovane Matteo Rubbi, che con grande sensibilità ha coinvolto la comunità di Mondovì realizzando una ritratto della cittadina piemontese attraverso le sue ceramiche. Ogni singolo pezzo è stato prestato dagli abitanti e collocato dall'artista nell'ottica di un lavoro collettivo. Sono certo che Matteo, classe 1980, farà molta strada.

Vi lascio con un breve video dell'installazione di Boursier-Mougenot, ma consiglio di organizzare una gita fuori porta a Mondovì entro il 28 dicembre per vivere quest'esperienza in prima persona.






Polvere di stelle
La ceramica contemporanea di Céleste Boursier-Mougenot e Matteo Rubbi

27 settembre – 28 dicembre 2014
Museo della Ceramica di Mondovì
Palazzo Fauzone di Germagnano
Piazza Maggiore 1, Mondovì (CN)
www.museoceramicamondovi.it






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