lunedì 15 settembre 2014

Marcos Lutyens. Un’esperienza di ipnosi collettiva in piazza Duomo

Se ieri sera avete fatto una passeggiata intorno a Piazza Duomo a Milano e avete notato un gruppo di persone con una sciarpa viola, sedute una a fianco all’altra e in preda a una sorta di trance, sappiate che avete assistito a una delle ultime sperimentazioni di Marcos Lutyens (Londra, 1964), artista intermediale interessato ai processi della mente e alle dinamiche sociali. Qualcuno lo ricorderà per il suo intervento a dOCUMENTA(13) un paio di anni fa: anche in quel caso si trattava di esperimenti di ipnosi (oltre 340 in 100 giorni) tenuti in una cabina chiamata Reflecting Room, progettata per l’occasione e ispirata alla visita dell’artista al campo di concentramento di Breitenau.

Progetto per K-Tanglement, courtesy Marcos Lutyens
Il progetto presentato a Milano è assai più ambizioso: un tentativo di superare le barriere dello spazio e del tempo coinvolgendo contemporaneamente diversi gruppi di persone dislocati in quattro diverse città (le sedi di Kunstverein, la rete che ha supportato l’artista: oltre a Milano, Amsterdam, New York e Toronto). Certo, la tecnologia ormai permette di raggiungere l’altro capo del mondo in una frazione di secondo, almeno in maniera virtuale. Lo stesso Lutyens non era presente in nessune delle città coinvolte, ma era collegato via Skype da Londra. L’obiettivo di K-Tanglement (da “entanglement”, ossia la connessione fra particelle nella fisica quantistica) è quello di operare a livello della coscienza per annullare le distanze fisiche con il solo ausilio della mente. Invitati da una traccia audio a chiudere gli occhi, rilassarsi e perdere il contatto con il proprio corpo attraverso la respirazione (una modalità che ricorda in parte la meditazione yoga), i partecipanti alla performance si isolano dalla realtà circostante. Così, pur trovandosi immersi fra le luci e i rumori di Piazza Duomo o Time Square, grazie al percorso guidato dalla voce di Lutyens la percezione è quella di trovarsi altrove e contemporaneamente in luoghi diversi, come se il proprio io potesse sdoppiarsi e poi di nuovo scindersi, liberandosi della convinzione di essere un’unica mente in un unico corpo e mettendo in condivisione il proprio spazio psichico.


Marcos Lutyens in collegamento Skype da Londra
Il gruppo sotto ipnosi
Sono andato a curiosare e a intervistare qualcuno dei partecipanti. Pare che l’esperimento abbia funzionato, tra chi non avrebbe più voluto risvegliarsi, chi si è sentito proiettato fra luci e colori dimenticandosi di essere in mezzo ai passanti e chi afferma di aver rimosso il confine fra interno ed esterno, fra sé e l’altro. Non resta che aspettare la prossima mossa di Lutyens alla scoperta delle potenzialità e dei limiti della mente umana.

Dal sito ufficiale di Marcos Lutyens:
K-Tanglement, Amsterdam, Milano, New York, Toronto, 2014
Hypnotic Show Reflecting Room, dOCUMENTA (13), Kassel, Germany, 2012
Hypnotic Show
Da Fresh Art International:
Fresh Talk: Marcos Lutyens

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