giovedì 25 settembre 2014

Jani Ruscica da Otto Zoo mi ha stregato

Avevo segnalato giorni fa l’inaugurazione della personale di Jani Ruscica da Otto Zoo perché, come faccio sempre, ne ho letto qualche anticipazione e ho fatto un po’ di ricerca sull’artista. Mi hanno incuriosito soprattutto le sue origini: nato in Finlandia ma per metà siciliano, mi chiedevo come queste due culture apparentemente lontane potessero convivere. Come in preda ad un sesto senso, qualcosa mi diceva che il suo lavoro mi sarebbe piaciuto.

Jani Ruscica, Screen Test hands, 2012

Arrivato in galleria, è bastato meno di un secondo perché letteralmente mi stregasse. Non ho avuto nemmeno il tempo di salutare poiché le piccole fotografie che accompagnano l'opera protagonista della mostra, il video Screen Test (for a living sculpture), realizzato nel 2012 per Moma PS1, Creative Time e MTV global, mi hanno colpito tanto da non recepire più nessun altro stimolo esterno. Il motivo credo si trovi al di sotto del confine della coscienza. Insomma, è difficile da spiegare razionalmente e al momento ho ipotizzato si trattasse semplicemente di una predilezione per la fotografia che ho sviluppato negli anni e del mio interesse per la figura umana.


Jani Ruscica, Screen test for a living sculpture, 2012, film in 16mm trasportato in HD, muto

Riflettendoci un po’, ho capito: sono state le mani! Le mani del performer riprese dall’obiettivo della fotocamera che Jani ha poi ritoccato con il colore rendendo queste opere uniche e che mi sono sembrate quasi mani divine, riportandomi a quella ricerca dello spirituale che contraddistingue la mia collezione.

Jani Ruscica, Material studies, 2014

Non me ne voglia l’artista, che ho avuto il piacere di conoscere all’opening e mi è sembrato davvero in gamba: il suo percorso indaga dinamiche differenti (il rapporto fra l’hic et nunc della performance e la riproducibilità del video, il confine fra staticità della scultura e movimento dell’azione performativa), ma chi guarda all'arte con passione non può far altro che leggere le opere con i propri occhi e la propria sensibilità. Al di sotto del confine della coscienza, appunto.
Così martedì sera sono tornato a casa felice di aver trovato qualcosa di me e della mia storia in un artista che non conoscevo e che da oggi seguirò. Mi auguro capiti anche a voi.

Jani Ruscica, Material studies, 2014


Jani Ruscica. Screen Test (la mostra chiude il 31 ottobre)
Otto Zoo
Via Vigevano 8, Milano
info@ottozoo.com
www.ottozoo.com

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