sabato 20 gennaio 2018

Stupido come un pittore: giovani artisti al cospetto di Valentino Vago

Stupido come un pittore” era un vecchio modo di dire francese, preso in prestito da Marcel Duchamp per sostenere che l’arte è prima di tutto idea, concetto, ridimensionando il peso della manualità.

Le curatrici dell’omonima mostra Rossella Farinotti e Simona Squadrito lo riportano in auge per interrogarsi ironicamente sullo stato attuale della giovane pittura italiana. Fra tradizione e innovazione. 

Quella che aprirà domani 21 gennaio 2018 è solo la prima di una serie di esposizioni-ricerche, che si terranno a Villa Vertuo Masolo a Nova Milanese, poco fuori Milano (ne avevo scritto qua).



Gli interventi sono pensati appositamente per la villa dagli artisti Thomas Berra, Sebastiano Impellizzeri, Pesce Khete e Nicola Melinelli, chiamati a confrontarsi con un maestro della pittura italiana del Novecento, mancato pochi giorni fa proprio a ridosso dell’inaugurazione: Valentino Vago. 
Uno fra i padri della pittura astratta che in più di sessanta anni ha seguito la propria strada mantenendo un forte ancoraggio alla cultura italiana.


Potete vedere qualche preview in queste foto, ma consiglio fortemente una visita alla Villa. 



lunedì 15 gennaio 2018

Fondazione Furla e il Museo del Novecento per l'arte performativa

Mercoledì 17 e giovedì 18 gennaio torna il connubio fra Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla per il terzo appuntamento di Time after Time, Space after Space.

Cinque occasioni per vivere e riflettere sulla performance, attraverso nuove produzioni o reenactment di azioni performative. Gli artisti chiamati a partecipare sono stati Alexandra Bachzetsis e Simone Forti nei mesi precedenti e saranno Paulina Olowska  e Christian Marclay nei prossimi (6 marzo e 13-14 aprile 2018).

Mercoledì sarà invece Adelita Husni-Bey ad animare le sale del Museo del Novecento e creare così un legame fra passato, presente e futuro.
Questo è infatti il concept di Time after Time, Space after Space, che concentrerà le azioni performative  in Sala Fontana. Un omaggio all’artista che ha segnato uno snodo fondamentale nel riconoscimento del valore artistico del gesto, aprendo la strada alle successive ricerche spaziali e performative. L’occasione è il cinquantesimo anniversario dalla morte di Lucio Fontana (di cui spero abbiate già visitato la mostra installativa all’HangarBicocca).



Frangente/Breaker è il titolo della performance di Adelita Husni-Bey. Vi segnalo in particolare questa fra le cinque del ciclo perché si tratterà di un momento di riflessione sulle dinamiche della percezione, sui concetti di autorità, nazionalismo e confine, che come sapete sono alcuni dei temi a me più cari. 

Il progetto rientra nella prima edizione di Furla Series che vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre ed eventi dedicati ad alcuni tra i più significativi artisti nazionali e internazionali, in collaborazione con le più importanti istituzioni d’arte italiane.

Dettaglio non secondario: l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Potete registrarvi qui


Ben vengano queste collaborazioni fra privato e pubblico per la diffusione dell’arte contemporanea! 

mercoledì 10 gennaio 2018

Collezionare e Conservare: se ne parla alla Pinacoteca Agnelli il 16 gennaio

Segnalo volentieri un incontro che si terrà alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino la prossima settimana e che riguarda i temi a me più cari: il collezionismo, ça va sans dir, e la conservazione delle opere

Quest’ultimo è un tema ancora troppo sottovalutato, in particolare nell’arte contemporanea, ma la mia esperienza mi ha insegnato che una cura costante può garantire vita (quasi) eterna a ciò che più amiamo.

A parlarne saranno due persone che mi stanno molto a cuore. Sul tema del collezionismo interverrà Giuseppe Iannaccone, di cui ho scritto spesso nel mio blog perché è una personalità vulcanica e generosa, che spesso condivide le sue opere in prestito per mostre e la cui raccolta storica è stata già oggetto di studio ed esposizioni. Del restauro parlerà invece Isabella Villafranca Soissons, mia insostituibile alleata per il restauro e la cura della collezione, ma anche per la movimentazione di installazioni complesse.



Isabella Villafranca Soissons ha una solida formazione ed esperienza nell’arte antica, cui segue una vera folgorazione per gli aspetti gli aspetti materici, tecnici e conservativi dell’arte contemporanea sviluppata in ambito anglosassone, grazie a una lunga esperienza come conservatore a New York e Londra. 

Fin dai timidi esordi della mia collezione è stata un prezioso supporto anche per le sfide più impensabili. La sua visione è all’avanguardia e la sua preparazione in continuo aggiornamento.


Per questo motivo vi consiglio di non perdere l’incontro, e la buona notizia è che si potrà seguire anche in diretta Facebook per chi non riuscisse a essere a Torino martedì 16 gennaio alle 18.30 alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. 


lunedì 8 gennaio 2018

La mia intervista per Artribune

Qualche  mese fa Alessandro Guerrini, colonna portante di Open Care, mi ha chiesto di far parte dei collezionisti intervistati da Artribune. Qualcuno di voi forse avrà intercettato il risultato sul numero cartaceo di novembre, magari passeggiando fra le mostre di Artissima Torino.

Se così non fosse, da qualche giorno è online la versione digitale. Dato che in tanti mi avete scritto, riempiendomi il cuore, ne approfitto per ringraziarvi e segnalare a chi volesse leggerla che può trovarla sul sito di Artribune a questo link.

Un vero onore per questo inizio d'anno, grazie. Buon rientro a tutti.