lunedì 11 gennaio 2016

The stars look very different today: l'addio a David Bowie

Eccomi tornato a scrivere dopo le vacanze natalizie. Certo, avrei davvero preferito cominciare con un argomento diverso. Ne avevo anche parecchi in mente, Milano non è stata certo ferma in queste due settimane di festività e gli appuntamenti che ci aspettano sono tanti. Ma quando una stella del calibro di David Bowie lascia questo mondo è giusto rendere omaggio.

Come saprete di solito non mi lascio andare in commemorazioni, ma stiamo parlando di David Robert Jones, conosciuto da sempre come Bowie. Scelse questo pseudonimo all'inizio della sua carriera per non essere confuso con un altro cantante (Davy Jones): ancora non poteva sapere che non sarebbe stato confuso con nessun altro.



Bowie è unico e non parlo solo della sua musica, che può anche non piacere (anche se, ammettiamolo, l'abbiamo ballata tutti). Il Duca Bianco è stato trend setter, mistero, ribellione, imprevedibilità. Un'icona della moda che ha attraversato decine di fasi e identità: dissidente astronauta del folk-rock, poi alieno glam-rock, androgino, Ziggy Stardust con i capelli arancio e inaspettatamente elegante e con gli occhi azzurri (Thin White Duke), poi ancora un art rocker amante delle droghe (la fase di Berlino), hit-maker della new-wave, un hard rocker, un entusiasta techno e un impressionista jazz. Tutto e il contrario di tutto. 



Bowie ha liberato Berlino dal muro con Heroes, sdoganato la bisessualità con i suoi poliedrici travestimenti. Insomma, ha lasciato un segno sulla società oltre che nei cuori dei suoi fan


Non dimentico la sua carriera di attore, con alcuni ruoli memorabili in The Man Who Fell to Earth, Labyrinth, The Hunger, Twin Peaks: Fire Walk With Me e The Prestige, tra gli altri. 


Di artisti così ne nascono davvero pochi per ogni secolo e le celebrazioni della recente mostra internazionale ne sono solo una piccola prova. Quello che più mi sconvolge è che se ne sia andato silenziosamente solo qualche giorno dopo il suo 69esimo compleanno, lasciando un disco favoloso ancora da ascoltare e amare, forse un consapevole testamento. Il video di Lazarus, col senno di poi, ci commuove proprio per questo. 





Allora concedetemi questa parentesi nel mondo musicale per ricordare un grande del nostro tempo che di certo sarà fonte di ispirazione ancora per molte generazioni di artisti, in senso lato.

Ciao David, the stars look very different today... adesso sappiamo cosa significa.



ps: se volete vedere qualche foto poco vista di Bowie fate un salto a questo link.


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