Oggi
appuntamento super da Raffaella Cortese all’insegna del girl power. Barbara
Bloom occupa due dei tre spazi della galleria di via Stradella con una serie di
opere inedite concepite appositamente per l’occasione ma che indagano i temi di
sempre: l’assenza e il rapporto con la letteratura.
Nello spazio
al civico 7 vedremo sospesi in bilico sette tappeti, a diverse altezze dal
pavimento. Ogni tappeto presenta sulla sua superficie un pattern di punti in
rilievo che formano un testo in Braille: impossibile da leggere per un vedente,
ma altrettanto difficili da interpretare con immagini mentali per un non
vedente. Ne ricaviamo una sensazione di profonda malinconia.
Al civico
1 la serie fotografica Works for the Blind ricalca il medesimo tema: le immagini e i
testi di Wittgenstein, Barthes, o Dorothy Sayers fanno riferimento alla
difficoltà di vedere le cose per quello che sono realmente, ma pochissime
persone saranno in grado di leggere l'opera nella sua completezza. I vedenti
potranno osservare la fotografia dell'illusione (anche se non comprenderanno
com'è stata realizzata), ma la maggior parte non percepirà il senso del testo,
troppo piccolo da leggere; i non vedenti, invece, potranno leggere il testo (il
plexiglass è tagliato in corrispondenza del testo in Braille, che può essere
toccato), ma non potranno osservare la fotografia. L'unica cosa chiara è che
ognuno di noi è cieco.
Eyes
Closed deriva
invece dalla passione per il cinema. Il tema dell’approssimazione del
linguaggio riguarda in questo caso i sottotitoli con cui i dialoghi vengono
proposti, risultando al contempo approssimativi e autorevoli.
Ma non
dimentichiamo che nell’altro spazio la protagonista sarà la formidabile Joan
Jonas. Un omaggio al riconoscimento internazionale che l'artista ha avuto nell’ultimo
periodo: dalla grande mostra itinerante Light Time Tales (ve la
ricordate all’Hangar Bicocca?), alla straordinaria installazione nel Padiglione
degli Stati Uniti alla Biennale di Venezia.
Joan Jonas presenterà una serie di opere provenienti direttamente dall’installazione della Biennale, due video inediti e una serie di disegni concepiti appositamente per lo spazio espositivo in via Stradella 4.
Che dire? Sono certo che vi vedrò tutti lì!
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