Entrambe pittrici, costruiscono i propri lavori sommando e stratificando innumerevoli immagini e spunti visivi. Mentre l’artista svizzera si ispira alla storia dell’arte europea e americana, di cui è una profonda conoscitrice, Anna Bjerger sceglie come punto di partenza la fotografia, con l’intenzione di fissare nel tempo attraverso la pittura gli attimi fugaci rubati dall’obiettivo.
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Christine Streuli, Füllschaum, 2014 e Anna Bjerger, Smoke, 2010 |
Più intimista la svedese Anne Bjerger, che sceglie fra i suoi soggetti momenti di vita quotidiana rubati alle riviste e alle guide di viaggio, i quali diventano spunti narrativi per storie non più anonime ma familiari. Lo spettatore prova infatti una forte tensione empatica di fronte ai suoi dipinti. Non vedo l’ora di sapere come ha deciso di lavorare nella project room di Monica De Cardenas.
Appuntamento, dunque, per mercoledì alle 18.30.
Galleria Monica De Cardenas
Via Francesco Viganò 4
Milano
www.monicadecardenas.com
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