venerdì 23 febbraio 2018

Allora e Calzadilla al MAXXI di Roma con un progetto sul tema dell'energia


Mi incuriosisce molto il nuovo progetto di Jennifer Allora e Guillermo Calzadilla per il MAXXI di Roma che ha inaugurato la scorsa settimana, intitolato Blackout.
Il duo, che forse ricorderete per la mostra prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi a Milano qualche anno fa, presenta un corpus di lavori recenti incentrati sul tema dell’energia.

Attraverso il racconto di una situazione paradossale come quella di Portorico, un territorio non incorporato degli USA, gli artisti analizzano le criticità e le contraddizioni legate all’energia nella sua relazione con il potere, la ricerca, l’ambientalismo e la situazione politica globale, confermando la loro vocazione a riflettere su eventi e circostanze legate all’attualità storico-politica.



Grazie a un approccio critico e visionario, le opere di Allora & Calzadilla rileggono il presente offrendo punti di vista inediti e proponendo una nuova prospettiva sulla realtà. Il percorso espositivo è messo in stretta relazione con le opere, quasi a creare un ambiente “performativo”.

L’opera Blackout è accompagnata dalla composizione sonora mains hum (2017), realizzata dal compositore americano David Lang ed eseguita dal vivo dal gruppo vocale Voxnova Italia in date e orari precisi che potete trovare sul sito ufficiale del MAXXI.

martedì 20 febbraio 2018

Il Museion di Bolzano compie 10 anni

#10YearsOn è il titolo dell’evento che celebra i 10 anni dall’apertura del Museion di Bolzano. ON come attivo, pulsante, con proposte artistiche inconsuete, come la sede che lo ospita, disegnata dagli architetti KSV di Berlino.
Non a caso Museion ha portato, spesso in prima nazionale, le posizioni artistiche più attuali e radicali della scena contemporanea da Tatiana Trouvé a Klara Lidén, da Korakrit Arunanondchai a Lili Reynaud-Dewar fino a Francesco Vezzoli.
Il programma di festeggiamenti del 2018 rispecchia l’anima multiforme e i filoni degli ultimi anni. La stagione si apre con BODY CHECK. Martin Kippenberger – Maria Lassnig. A dieci anni dall’esposizione dell’opera di Martin Kippenberger “Zuerst die Füsse” che tanto fece scalpore, lo storico dell’arte Veit Loers rilegge il lavoro dell’artista tedesco e lo mette in connessione, per la prima volta, con una posizione femminile che ha segnato la storia dell’arte degli ultimi decenni come Maria Lassnig.


La valorizzazione della collezione, in dialogo con prestigiose raccolte internazionali pubbliche e private, continua con la mostra Tutto. Prospettive sull’arte italiana”, in collaborazione con la Sammlung Goetz di Monaco, mentre l’attenzione ai linguaggi della scultura prosegue con la personale dell’artista svizzero John Armleder, organizzata in collaborazione con il museo il MADRE di Napoli. 

Ricchi gli appuntamenti intorno al mese del compleanno (maggio), tra cui un progetto di Olaf Nicolai e l’inaugurazione di Somatechnics, a cura di Simone Frangi. 

Tutte le informazioni sono sul sito ufficiale del Museion

giovedì 15 febbraio 2018

La nuova mostra di Hangar Bicocca


Prosegue il programma di mostre curato da Roberta Tenconi per Hangar Bicocca con la mostra personale di Eva Kot’átková (Praga, 1982) “The Dream Machine is Asleep” che inaugura questa sera. 

Si tratta di un progetto inedito che affianca opere esistenti a nuove produzioni, tra installazioni, sculture, oggetti fuori scala, collage e momenti performativi

L’idea di fondo è che il corpo umano sia una macchina, un grande organismo il cui funzionamento necessita di revisioni, rigenerazione e riposo. Il titolo si riferisce al sonno come momento in cui si creano nuove visioni e mondi paralleli.


La mostra esplora le nostre proiezioni e i pensieri più intimi, le ansie e il disorientamento del vivere contemporaneo in un percorso decisamente immersivo. In questo senso i visitatori sono invitati ad attraversare l’opera Stomach of the World” per accedere allo spazio espositivo. Nell’ottica di Eva Kot’átková si tratta di un’allegoria del mondo, un organismo caotico che alterna processi di assimilazione famelica, a momenti di stasi, di empatia o di scontro tra i suoi abitanti, a fasi di controllo, digestione, espulsione e riciclo delle “scorie” prodotte, ovvero le fobie e gli stati d’ansia. L’opera, composta da un video presentato all’interno di un’installazione percorribile dai visitatori e a forma di stomaco, si avvale di protagonisti e immagini presi dal mondo dell’infanzia e della mitologia.

Al centro della mostra “The Dream Machine is Asleep” è l’omonima installazione, un gigantesco letto alla cui base è presente quello che l’artista definisce un ufficio per la creazione di sogni. Con questo lavoro Eva Kot’átková prosegue la sua ricerca sui sistemi che regolano la nostra vita, contrapponendo loro immagini provenienti dall’universo infantile per supplire alla mancanza o alla perdita di immaginazione.

La mostra ci accompagnerà per tutta la primavera, trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale di Hangar Bicocca.

giovedì 1 febbraio 2018

Tino Sehgal alle OGR di Torino con un progetto di Luca Cerizza.


Inaugura domani un’esperienza (chiamarla mostra sarebbe riduttivo) davvero da non perdere. Le Officine Grandi Riparazioni di Torino ospitano Tino Sehgal, con un progetto a cura di Luca Cerizza.

Ricordate quei meravigliosi interventi performativi voluti dalla Fondazione Nicola Trussardi ormai dieci anni fa alla GAM Milano? O la straordinaria performance ai Giardini della Biennale di Venezia nel 2013? Che non a caso sono valsi il Leone d’Oro all’artista anglo-tedesco…

Ora per la prima volta Sehgal torna in Italia con un progetto appositamente pensato per gli spazi delle OGR di Torino: una complessa coreografia messa in scena da più di cinquanta interpreti, pensata come un unico grande movimento in continua mutazione durante il corso della settimana
Da questo “sciame” di corpi, da una coreografia che presenta movimenti pensati appositamente per questa occasione, hanno origine una serie di specifiche “situazioni”. 


In questa presentazione le singole opere diventano scene o momenti, elementi che prendono forma temporaneamente in un gioco d’incontri che risponde a circostanze specifiche: il numero degli spettatori, il loro modo di interagire o il periodo del giorno in cui questi incontri avvengono.

Io non vedo l’ora di vederla, e voi? 

Fate attenzione: è aperta solo fino al 18 marzo. Più informazioni sul sito ufficiale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino