Sono sempre più frequenti e fortunati gli incontri fra l’arte contemporanea e la storia dell’arte. Così ormai da un anno anche la GAM di Milano ha inaugurato la partnership con UBS per lasciare che le sue splendide sale possano tornare a vivere grazie all’intervento economico privato e non rinunciando alla contaminazione con l’arte dei nostri giorni.
Insomma, una passeggiata lungo gli ultimi decenni con alcune opere da togliere il fiato e quindi un’ottima operazione per la GAM nell’estate di Expo 2015. Ma trovo che qualcosa non funzioni. L’idea di ricreare un allestimento da “camera delle meraviglie”, che quindi richiama sia il collezionismo da cui è nata la GAM, con le donazioni che le hanno dato vita, sia quello contemporaneo di UBS, è di grande impatto. Ma le fotografie che riproducono le sale della GAM come quando ne ospitano la collezione permanente soffocano inesorabilmente le opere di Basquiat e co. creando più che un dialogo una sorta di corto circuito cronologico. Peccato.
Non perdete ad ogni modo questa occasione e fatemi sapere se la pensate come me!
La mostra continua fino al 4 ottobre alla GAM.