Non l’avremmo più lasciata andare via. Joan Jonas, piccolo folletto bianco, ci ha stregato ancora una volta con Reanimation, un progetto nato nel 2010 e ripensato due anni fa per Documenta, ora rivisitato e arricchito per Hangar Bicocca, accogliendo l’invito di Andrea Lissoni a esibirsi in occasione della mostra Light Time Tales.
Io nei suoi gesti e nella sua voce mi sono letteralmente perso, non saprei dirvi nemmeno quanto è durata la performance perché è bastato un attimo per sentirmi proiettato in una dimensione lontana e atemporale. Sono stati gli applausi di chi mi circondava a farmi capire che la magia si era interrotta, e allora mi sono unito alla doverosa standing ovation. Il minimo che potessi fare per restituire a Joan parte della forza vitale che mi aveva appena regalato.
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Joan Jonas, Reanimation, 2014, performance alla Fondazione Hangar Bicocca (Foto: Matteo Scarpellini) |
Ad accompagnarla lo strepitoso Jason Moran, affascinante plasmatore di suoni nel rincorrere i movimenti dell’artista con pianoforte e sintetizzatore.
In una parola: magnetici.
Guarda l'intervista a Joan Jonas:
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